Quei cinque minuti in più

Un lunedì in ritardo (colazione in ufficio)

Bip. Bip. Bip.

Un rumore stridulo e fastidioso squarciò il silenzio del lunedì mattina, il display della sveglia segnava le 6.30.

Dal tepore del piumone lentamente fece capolino una mano che si apprestava a spegnere quel fastidioso schiamazzo tecnologico.

Altri 5 minuti e mi alzo, solo 5!

Quando aprì gli occhi le 6.30, più i famosi 5 minuti, erano trascorse ormai da un po’.

7.00 i numeri sul display della sveglia. Incredula controllò il cellulare ed ancora il suo orologio, non v’erano dubbi, le 7.00 volevano dire solo una cosa: ritardo, ergo niente colazione! Questa mattina non avrebbe speso un solo minuto per dedicarsi al suo pasto preferito.

Poco male,il 7 è il mio numero fortunato! Almeno ho il tempo per un caffè!”.

La positività era la sua migliore amica ed arma vincente nella vita, anche nelle giornate iniziate nel verso sbagliato come lo era quella, piovigginosa e con la tazzina di caffè bollente rovesciata sbadatamente sul tavolo della colazione.

Arrivò a lavoro con un notevole ritardo e non appena sistemò le sue cose in ufficio, dall’ampia vetrata notò un arcobaleno dalle tinte vivaci e luminose, come non ne aveva mai visti prima. Sembrava così grande e vicino che quasi avrebbe potuto sfiorarlo.

Ciò che invece poteva sfiorare realmente, anzi letteralmente afferrare, mossa dal brontolio del suo stomaco, a qualche centimetro di distanza, erano i biscotti da lei preferiti in assoluto. Non semplici e anonimi biscotti, ma bis-cotti speciali con la B maiuscola, anzi con la S: le Scarpette. Come speciale era il luogo nel quale se ne era innamorata, un forno scoperto casualmente dove ad ogni respiro i polmoni si   colmavano di bontà e fragranze genuine.

Lei, famosa per la sua passione per le calzature, come avrebbe potuto lasciare sul banco del forno quei biscotti dal nome tanto originale e dall’aspetto così invitante?! Dopo qualche attimo di esitazione nello scegliere quali portar via, caduta ormai in tentazione dinanzi quell’impero di leccornie e farine naturali, decise di non farsi mancare proprio nulla ed acquistò tutti i gusti a disposizione: con Amarene e Zafferano, con Mandorle e Cioccolato, e quelli semplici con sole Mandorle.

Per fortuna che ne ho sempre un pacchetto qui in ufficio!” pensò quella mattina, compiaciuta della sua accortezza per avere sempre le sue Scarpette croccanti e friabili a portata di mano.

Chissà come sarebbero un vero paio di scarpe fatte di mandorle e cioccolato? Probabilmente scomode! Molto meglio mangiarle!” fu il suo secondo pensiero dopo aver delicatamente assaggiato uno di quei biscotti dal sapore impareggiabile e, finalmente, bevuto una tazzina di buon caffè!

 

Luciapia Fenuta

una passione per scarpe e Scarpette

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